27 novembre, lezioni in piazza

Pubblicato il 25 Novembre 2008 | Autore: | Categoria: Primo Piano

Giovedì 27 novembre, a partire dalle ore 14:30, alcune facoltà dell’Ateneo aquilano hanno organizzato una serie di lezioni in piazza, che coinvolgeranno:

Facoltà di Lettere – Piazza Santa Margherita

  • Prof. Merli “Importare il modello americano: il caso Germania” (ore 16.00)
  • Prof. Scannavini “Università USA: esiste davvero un modello?” (ore 16.30)
  • Prof. Ronci “La letteratura della resistenza spagnola” (ore 17.00)

Facoltà di Medicina – Piazza Palazzo

  • Prof. ColacicchiFisica (ore 14.30)

Facoltà di Ingegneria

  • Prof. Del Re (P.zza Machilone) “Riuso delle acque reflue” (ore 16.00)
  • Prof. Di Stefano (P.zza Palazzo) “La sicurezza in Internet” (ore 16.00)
  • Prof. Rizzi (P.zza Regina Margherita) “La fisica di: Babbo Natale, le elezioni presidenziali americane e la ruota” (ore 16.00)
  • Consulta la mappa sottostante:

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    IL COMUNICATO STAMPA

    LEZIONI IN PIAZZA CONTRO LE POLITICHE GOVERNATIVE DELL’UNIVERSITA’
    Durante tutto il pomeriggio di oggi giovedì 27 nov, come sta accadendo anche in altre città, si sono tenute delle lezioni in piazza per protestare contro le politiche messe in atto da questo Governo contro l’intero sistema dell’Università Pubblica. L’Unione degli Universitari, insieme a numerosi docenti dell’Ateneo aquilano, hanno tenuto i loro corsi in varie piazza della città – Piazza Palazzo, Piazza Machilone e Piazza Regina Margherita – spaziando da “La letteratura della resistenza spagnola”, a “La sicurezza in Internet” a “La fisica di: Babbo Natale, le elezioni presidenziali americane e la ruota”. Notevole è stata la partecipazioni degli studenti che, nonostante il clima rigido ed il vento freddo che hanno caratterizzato la giornata di oggi, hanno assistito anche prendendo appunti ed intervenendo alle lezioni.
    Come le manifestazioni cittadine e nazionali che da un mese ormai vengono regolarmente organizzate nelle piazze, le lezioni in piazza sono un altro tassello del mosaico che il movimento studentesco sta costruendo non per difendere alcuni privilegi dell’Università attuale ma bensì per chiedere un rinnovamento efficiente, funzionale e dalla parte dei giovani studenti, ricercatori e precari: strada purtroppo opposta a quella che l’attuale Governo sta percorrendo.

    LE FOTO
    Lezioni 1

    Lezione 2

    Lezione 3

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