Lettere e Filosofia, ancora nessuna sede per il prossimo anno accademico

Pubblicato il 1 Settembre 2009 | Autore: | Categoria: Dipartimenti, Lettere e Filosofia

camponeschiLa Facoltà di Lettere e Filosofia, dopo le speranze di quest’estate riposte nelle strutture del Carcere Minorile, non ha una sede per la didattica. I nostri rappresentanti propongono di convocare un Consiglio di Facoltà per discutere di tre proposte che gli stessi vogliono presentare. Onde evitare che 2.200 studenti rimangano senza una Facoltà.
Di seguito riportiamo la lettera dei nostri rappresentanti in Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzata all’intero organo.

La Facoltà  di Lettere e Filosofia non ha ancora una sede, nemmeno provvisoria.
Ad oggi risulta infatti che i lavori di ristrutturazione ed adeguamento del complesso del Carcere Minorile, assegnato alla Facoltà nei mesi scorsi, per il superamento dell’emergenza post-sisma, avranno una durata non inferiore ai 6 mesi. La struttura quindi sarà utilizzabile soltanto nei primi mesi del 2010, compromettendo così le carriere deglioltre 2.200 studenti a tutt’oggi iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

Di questo non si è mai discusso nei canali ufficiali della Facoltà, bensì soltanto attraverso colloqui personali, oppure voci che si rincorrono su e-mail o social network. Il rischio di un non-inizio effettivo del nuovo anno accademico è alto, viste le evidentissime difficoltà che la Facoltà aveva già negli anni precedenti, in una situazione più o meno “normale”.

Per discutere di questo ennesimo durissimo ostacolo alla ricostruzione della nostra realtà accademica, chiediamo che venga convocato con la massima urgenza un Consiglio di Facoltà.

La soluzione alternativa che “sembra” essere proposta dalla Facoltà (ovviamente non ufficialmente), riguarda lo svolgimento dell’attività didattica del primo semestre, presso l’ex capannone industriale situato nel nucleo industriale di Bazzano, sito già preso in considerazione, per poi trasferire la Facoltà a metà anno accademico nella sede in Via Acquasanta. Purtroppo anche questa soluzione risulta inadeguata dato che la struttura di Bazzano non è ancora pronta per permettere, in tempi ragionevoli, l’avvio del nuovo anno accademico. A questo si aggiunge il fatto che nessuno ha fatto i “conti con l’oste”, in questo caso impersonato dagli studenti della Facoltà che cercano un alloggio per il prossimo anno accademico. Nei pressi di Bazzano, ovvero tutta la zona est della città, come spero sia a tutti voi noto, ci sono i centri di Paganica, Onna e San Gregorio che, praticamente distrutti, non offrono la minima offerta di alloggi, neanche privati, agli studenti universitari.

A parte la mancanza, ad oggi totale, degli alloggi pubblici (l’ADSU non ha fondi per gestire le nuove residenze presso Reiss Romoli e simili), il trasloco della Facoltà a metà anno accademico a chilometri di distanza non è decisamente la migliore delle premesse per ricominciare l’attività didattica, visto che la maggioranza degli studenti universitari non possiede mezzi propri di locomozione. Questo inoltre creerebbe problemi quantomeno enormi a livello logistico al momento del trasloco per tutte le persone che vivono la nostra Facoltà.

Una soluzione potrebbe essere l’assegnazione di una parte della Reiss Romoli alla Facoltà, compatibilmente con le esigenze dei corsi di laurea che devono già essere ospitati in tale struttura, in quanto dotata di un buon numero di aule, oltre che di locali mensa e biblioteca.

Una seconda soluzione potrebbe essere quella della Scuola della Guardia di Finanza di Coppito che, come noto, è fin troppo sottoutilizzata per le sue dimensioni enormi e disponibilità di strutture, e che la Facoltà non ha mai ufficialmente chiesto di poter utilizzare.

Una presa di posizione ufficiale da parte della Facoltà intera potrebbe aprire la strada a queste oppure ad altre soluzioni, che di certo sono migliori della proposta “fifty-fifty“, ovvero trascorrere sei mesi a Bazzano e sei mesi in via Acquasanta.

Tali soluzioni inoltre inserirebbero la Facoltà di Lettere nel contesto universitario di Coppito, che ospiterà temporaneamente gran parte delle Facoltà nel periodo post-sisma. Questo permetterebbe comunque di passare un anno accademico intero nella stessa sede, non frazionato da continui traslochi, che di certo non gioverebbero alla comunità studentesca, già duramente colpita dalla gravissima carenza di alloggi.

un commento
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  1. Ma perche’,solo lettere e’ stata abbandonata da tutti??????e poi, le borse di studio,a livello economico,non vengono assegnate,vero?