Accordo di programma Univaq, l’Udu rompe gli indugi: proposta in 6 punti al Ministro Carrozza per arrivare agli obiettivi OCSE. Gli studenti unanimi.

Pubblicato il 30 Ottobre 2013 | Autore: | Categoria: Art. 34, Comunicati Stampa, Primo Piano

La proposta, approvata all’unanimità dal Consiglio Studentesco dell’Aquila e dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: fascia di esonero tasse per i “quasi borsisti”, trasporto urbano potenziato e gratuito, risorse per finanziamenti e assunzioni straordinarie, vincolate al mantenimento di un’offerta formativa ampia e aperta.

 

Andrea Fiorini (Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e coord.UduAQ): “E’ la prima seduta sui contenuti di merito del nuovo CNSU e la mozione è stata approvata all’unanimità. E’ un segnale importantissimo, ora trattative con il Ministero, le istituzioni ci sostengano”

 

A dicembre 2014 scadrà l’accordo di programma tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Università degli studi dell’Aquila, accordo che dispone una serie di misure volta a garantire la ripresa dell’Ateneo colpito dal sisma del 2009.

 

Dopo le generiche dichiarazioni della Rettrice dell’Università dell’Aquila sul dopo accordo di programma, l’Unione degli Universitari dell’Aquila ha deciso di rompere gli indugi, e di mettere nero su bianco le proprie, articolate e ragionate proposte, per un nuovo accordo di programma tra Miur e Università dell’Aquila. L’obiettivo è impedire che a scadenza dell’accordo di programma si apra una stagione di pesanti tagli nell’Università dell’Aquila, con pesanti ricadute sulle speranze di rinascita della Città.

Nell’immediato dopo sisma le agevolazioni, tra accordo di programma e protezione civile, erano incentrate sugli incentivi alle iscrizioni con le tasse gratuite e sulla definizione, in assenza di soluzioni alloggiative cittadine, di linee interurbane dedicate.

La proposta dell’Udu dell’Aquila per il futuro, ovvero per il periodo successivo al 2014, è incentrata su un ragionamento di fondo: come scritto nel documento OCSE, richiamato sempre da tutta la comunità politica e istituzionale, la città dell’Aquila può rinascere solo con un’Università che stabilizzi i numeri di studenti attuali, alzando al massimo il numero di  universitari effettivamente domiciliati all’Aquila.

 

Come si può leggere dalla proposta, il cui testo è allegato alla presente, nella nostra idea non c’è alcuna demagogia, come vuole far credere chi, ancora oggi, non ha compreso il senso di agevolazioni che nell’immediato dopo sisma hanno salvato l’Università dell’Aquila.

Deliniamo per il futuro una proposta concreta, che accompagni l’Università dell’Aquila dalla straordinarietà del dopo sisma ad una ordinarietà che sappia tenere insieme la qualità con i numeri alti di studenti.

Una qualità per pochi d’altronde sarebbe una beffa per la città, che può sperare solo in un’Università con ampia e aperta offerta formativa, per attrarre decine di migliaia di studenti e per dare dunque una chance alla Città stessa.

 

La proposta dell’Udu è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Studentesco dell’Aquila e all’unanimità nella prima seduta di merito del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

Il Presidente del CNSU, lo studente dell’Università dell’Aquila Andrea FIORINI, ne parlerà ora direttamente con il Ministro Carrozza, chiedendo alla stessa di tener ora conto di una proposta articolata, seria e approvata formalmente dai massimi organismi studenteschi.

 

Chiediamo quindi a tutta la comunità accademica, alle istituzioni e alla politica locale, di discutere nel merito le nostre proposte e di sostenere la strada di un nuovo Accordo di Programma, articolato e ambizioso, pensato per il raggiungimento del concreto obiettivo di una medio-grande Università residenziale in grado di rappresentare davvero, come scritto in tutti gli studi fatti sull’Aquila, il cuore della rilancio della Città dell’Aquila.

 

 

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Scheda esplicativa di merito: i 3 filoni di intervento proposti

 

a) Fascia di esonero tasse per reddito fino al 150% per le borse di studio regionali e merito almeno del 50% dei crediti necessari per la borse di studio.

 

Se fino ad oggi, grazie all’accordo, tutti gli studenti hanno beneficiato dell’esonero tasse universitarie, immaginiamo un ritorno progressivo alla normalità, con la gratuità da garantire ancora per l’intero 2014/2015 e un successivo sistema di tassazione che tuteli gli studenti con reddito basso e con carriere accademiche attive.

In questo modo affianchiamo ai beneficiari di borsa di studio regionale, che usufruiscono già ordinariamente sia della borsa in moneta e servizi, che dell’esonero delle tasse, una fascia intermedia di studenti che, pur se non idonei alla borsa di studio, possa accedere ancora almeno all’esonero totale delle tasse, dimostra un percorso di studio virtuoso (50% dei crediti necessari alla piena borsa di studio) e un ISEE inferiore ai 27mila euro (soglia ISEE della borsa di studio incrementata del 50%).

 

 

b) Mobilità urbana gratuita per tutti gli universitari, con 3Mni di euro annui a favore dell’AMA.

 

Nelle more della ricostruzione dell’intero patrimonio abitativo cittadino, l’unica chance per superare l’ancora troppo alto pendolarismo (che incide negativamente anche sulla qualità degli studi) è rendere realmente utilizzabile tutto il patrimonio abitativo a disposizione. Nell’enorme dispersione urbana è indispensabile intervenire con un forte investimento sulla mobilità cittadina. Per questo proponiamo un rivoluzionario accordo che stanzi 3Mni di euro annui per la mobilità gratuita studentesca, da destinare direttamente all’Ama, a copertura della gratuità del trasporto pubblico cittadino per tutti gli universitari, con un pacchetto di linee concordato con Università, Adsu e gli studenti.

I 3 Mni di euro sono equivalenti all’abbonamento per 15.000 studenti, una cifra che permetterebbe di risolvere un grandissimo problema sia per gli universitari, che per il Comune stesso, sostenendo peraltro il servizio di trasporti pubblico per tutti.

 

 

c) Stabilizzazione e accreditamento dell’attuale offerta formativa.

 

Stabilizzare ed accreditare l’attuale offerta formativa con la possibilità straordinaria per l’Università dell’Aquila di punti organico aggiuntivi ai punti organico che gli spetteranno per legge, per assumere la docenza necessaria nei settori in difficoltà. Assunzioni straordinarie, finalizzate dunque a mantenere l’attuale offerta formativa e a renderla negli anni del tutto compatibile con le nuove norme sui requisiti di docenza. Senza un intervento di questo tipo si rischierebbe infatti il taglio dell’offerta formativa e la chiusura dei corsi, con dunque l’impossibilità di garantire alla città un’Università di almeno 26.000 studenti. Come dimostrano tutti i dati dell’Ateneo, oltre all’esonero tasse, è stato fondamentale per mantenere dopo il sisma i 26.000 studenti mantenere i corsi di laurea senza alcun numero programmato locale. D’altra parte chiedere, come si è potuto evincere dalle dichiarazioni della Rettrice, risorse di docenza straordinarie, senza però vincolare queste alla stabilizzazione dell’offerta formativa, sarebbe del tutto incomprensibile. Non si può chiedere risorse aggiuntive, per poi comunque tagliare l’offerta formativa e far “rimpicciolire” l’Università dell’Aquila.  In questo filone è anche la richiesta di un FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario delle università) adeguato e di un tempo adeguato per l’Università dell’Aquila per completare un percorso di allineamento, con la programmazione straordinaria delle risorse, dell’offerta formativa agli stretti vincoli di legge. A beneficiare dei punti organico straordinari sarebbero tutti i settori scientifico disciplinari e tutte le categorie, perchè l’utilizzo vincolato dei p.o. straordinari per i settori in sofferenza e finalizzati all’accreditamento dei corsi (dunque prevalentemente per concorsi da professori associati), permetterebbe di utilizzare i p.o. ordinari comunque spettanti all’Ateneo per gli altri settori e per le altre categorie (in particolare per concorsi da ricercatori universitari).

 

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la mozione proposta dall’Udu L’Aquila e approvata dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 

 

Alla c.a. Ministro

On.le Prof.ssa. Maria Chiara Carrozza

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

E p. c. Direttore Generale

Dott. Daniele Livon

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

oggetto: Rinnovo dell’accordo di programma tra MIUR e Università degli studi dell’Aquila

 

 

 

Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 

Vista

L’imminente scadenza dell’accordo di programma tra il MIUR e l’Università degli studi dell’Aquila per gli anni 2012-2014 che prorogava i contenuti degli articoli 2,3,4 e 5, dell’accordo di programma stipulato per il triennio 2009-2011

 

Vista

La mozione del Consiglio studentesco dell’Università dell’Aquila approvata all’unanimità nella seduta del 28/10/2013, che si allega alla presente;

 

Visto

Il documento preparato dal team di ricerca OCSE–Università di Groningen,nell’ambito del progetto “Abruzzo verso il 2030: sulle Ali dell’Aquila” finanziato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (Ministero dello Sviluppo Economico) nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza Tecnica FESR 2007–2013,e dal Comitato Abruzzo (Confindustria,CGIL, CISL e UIL) e presentato dal Ministro per la Coesione territoriale il 17 marzo 2012 all’Aquila in occasione del forum tenuto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)

 

 

Considerato che

L’Università degli studi dell’Aquila risulta essere uno dei principali fattori per la ripresa economica e sociale del territorio aquilano colpito dal sisma del 2009.

 

Considerato che

nel documento Ocse, ai fini della ripresa effettiva dell’economia aquilana, si afferma che l’Università dell’Aquila “dovrebbe prefiggersi di mantenere l’attuale numero di iscritti, ma anche di aumentare la quota degli studenti residenti fino all’80-90% degli stessi. Ciò trasformerebbe l’Università dell’Aquila in un pilastro fondamentale dell’economia locale in termini di occupazione e di reddito generato, ma cambierebbe anche la morfologia della città, con conseguenze in materia di domanda di beni e di qualità del capitale relazionale locale, legato ad una platea di 20.000 giovani residenti.”

 

Considerato che

secondo il cronoprogramma ufficiale, la ricostruzione della città non terminerà prima del 2022 e che l’attuale distribuzione degli alloggi disponibili si colloca su una vasta estensione territoriale;

 

Considerato che

l’azienda locale di mobilità urbana, proprio a causa della grande dispersione abitativa, ha una grande difficoltà organizzativa e finanziaria ai fini della garanzia su un territorio così vasto di un sistema di mobilità con frequenza e copertura tali da garantire un reale diritto alla mobilità;

 

 

Considerato che

ai fini del raggiungimento dell’obiettivo inerente la stabilizzazione del numero degli iscritti all’Università dell’Aquila di una popolazione studentesca tra i 26.000 e i 30.000 studenti è indispensabile mantenere l’ampiezza e l’apertura dell’attuale offerta formativa,senza quindi la previsione di alcun numero programmato locale;

 

Considerato che

il 30 gennaio 2013 è stato approvato il DM47 contenente il sistema di “Accreditamento, Valutazione ed autovalutazione” che richiede degli stringenti requisiti minimi anche di docenza per l’accreditamento dei corsi di studio e che l’attuale offerta formativa, con l’attuale programmazione delle risorse, risulterebbe non accreditabile a regime, se non a fronte di un forte taglio dell’ampiezza o dell’apertura dell’offerta stessa e dunque rendendo irrangiungibile gli obiettivi “OCSE” sulla popolazione studentesca;

 

Ritenuto che

In particolare il sistema di “Accreditamento, Valutazione ed autovalutazione” contenute nel DM47 a causa delle rigidità in esso contenute risulta essere uno strumento non idoneo a risolvere situazioni di particolare criticità;

 

 

chiede al Ministro di

 

adottare un nuovo accordo di programma per il periodo 2014- 2016 per garantire all’Università degli studi dell’Aquila di uscire in maniera progressiva dalla fase di emergenza.

 

Chiede in particolare, relativamente al contenuto di un nuovo accordo di programma:

– per l’anno 2014/2015, solo parzialmente coperto dall’accordo in vigore, che sia garantito l’esonero totale della tassa universitaria;

– di prevedere per gli anni accademici 2015-2016 e 2016-2017, con il ritorno della tassazione universitaria, la copertura dell’esonero delle tasse per gli studenti che abbiano parametri di reddito e merito rispettivamente non superiori al 150% della soglia ISEE massima relativa alla borsa di studio regionale e non inferiore al 50% della soglia di crediti minima relativa alla borsa di studio regionale.

– uno stanziamento straordinario di 3 Milioni di euro annui per gli A.A. 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 per finanziare la gratuità totale del trasporto pubblico locale per gli Universitari, previo accordo tra Università, Adsu, Azienda di Mobilità e Consiglio Studentesco dell’Università circa un piano di linee urbane finalizzate a garantire la mobilità degli universitari sull’intero territorio comunale.

– la dilazione biennale per l’Università dell’Aquila di ogni scaglione annuale di AVA;

– un piano straordinario di 6 anni con l’assegnazione di punti organico straordinari a disposizione dell’Università dell’Aquila, da aggiungersi ai punti organico determinati dalla normativa in vigore, finalizzati al mantenimento dell’ampiezza e apertura dell’attuale offerta formativa e vincolati dunque ad una programmazione degli stessi p.o. tale da portare l’intera offerta formativa attuale alla sua sostenibilità ed accreditamento;

– lo stanziamento dell’FFO non inferiore all’attuale e adeguato al fine di sostenere il piano straordinario di cui al punto precedente.

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  1. stamattina su ben due giornali cartacei ho letto una notizia di un commento di sostegno alla proposta dell’udu. ma non ho letto la notizia sulla proposta dell’udu. per fortuna avete caricato la notizia sul sito. molto interessante. ho pensato chissà perché non hanno fatto il comunicato stampa, ma poi ho visto la notizia in un giornale web.  deve esserci qualche cosa che non va nelle redazioni giornalistiche aquilane. o lavorano molto male o lavorano molto di fino. ora, occupandomi di giornalismo per passione e quasi professione, proverò ad approfondire meglio e vi farò conoscere i miei approfondimenti.