GLI STUDENTI AL VOTO PER LE PRIMARIE DEL CANDIDATO SINDACO DELL’AQUILA

Pubblicato il 3 Aprile 2017 | Autore: | Categoria: In evidenza, Primo Piano

Domenica 9 (dalle 8:00 alle 22:00) e Lunedì 10 (dalle 8:00 alle 20:00) nel seggio 1 presso l’Hotel Castello (zona Fontana Luminosa) gli studenti universitari con regolare contratto d’affitto potranno esprimere la propria preferenza fra i tre candidati alle primarie della coalizione civico-progressista.Per poter votare bisogna recarsi al seggio con il contratto di affitto e il certificato di iscrizione scaricabile dalla segreteria virtuale.
Abbiamo accolto in maniera positiva questa possibilità che cambia rotta rispetto all’atteggiamento tenuto fino ad ora e mette gli studenti e gli universitari al centro del dibattito politico.
Per consentire agli studenti di scegliere in maniera consapevole, abbiamo inviato 9 domande fondamentali per noi universitari, abbiamo chiesto ai candidati di dare una breve risposta ad ogni domanda. Ve le pubblichiamo di seguito così come ci sono state inviate dai candidati.
Recarsi al voto è fondamentale per poter incidere nella decisione del futuro Sindaco della città in cui tutti noi viviamo.

DOMANDE DEGLI STUDENTI

1) Per la prima volta gli studenti fuori sede domiciliati all’Aquila potranno partecipare alle primarie della coalizione per la quale siete candidati. Che valore ha per te questo voto e perché uno studente fuori sede dovrebbe partecipare alla scelta?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Gli studenti fuori sede, con il loro voto, possono essere al pari degli studenti in sede, in quanto sono proprio loro i primi fruitori dei servizi del Comune. Proprio per questo è importante che possano esprimere la loro preferenza in queste primarie, contribuendo a delineare il profilo del miglior candidato alle prossime amministrative.

Il voto esteso anche ai giovani universitari è un segnale molto importante di attenzione verso l’Università e di coinvolgimento degli studenti universitari nella scelta del Candidato sindaco, che dovrà sviluppare politiche universitarie di concerto con loro.

La partecipazione degli studenti fuori sede alle primarie di coalizione del centro sinistra è il primo importante segno di un cambio nel modo di concepire il consenso cittadino. La cittadinanza non è un concetto meramente anagrafico, ma il complesso di tutte le persone che vivono e contribuiscono alla crescita sociale di un territorio. Invitare gli studenti fuori sede a partecipare alla scelta dà loro la possibilità di determinare le politiche della futura amministrazione. Queste potranno essere quindi concretamente accoglienti alle migliori energie e permetteranno di creare un percorso di integrazione tra gli studenti e la cittadinanza intesa in senso più classico. Uno studente fuori sede dovrebbe partecipare alla scelta perché solo con il voto è possibile un percorso di rappresentanza, che altrimenti si riduce ad un mero confronto spesso di natura conflittuale.

2) In questa città si parla di “città universitaria”, ma ad oggi questa definizione non trova riscontro nella realtà. Mancano i servizi essenziali nei poli universitari, la quota TASI per gli affittuari è imposta alla percentuale massima prevista dalla legge, la mobilità è ridotta all’essenziale. Come si passa dalla declamazione della città universitaria alla realizzazione della città universitaria?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Il prossimo Sindaco dovrà avere l’obiettivo di far diventare L’Aquila città a misura di studente. Bisogna essere attrattivi offrendo servizi e tassazioni eque per far scegliere la nostra città. I poli universitari dovranno essere in grado di fornire ai fruitori una base minima di servizi essenziali soddisfacendo quelle che sono le necessità primarie, in cui attualmente siamo ancora carenti. La cooperazione tra Comune e Università diventa quindi fondamentale. Le numerose criticità lamentate dagli studenti universitari sarebbero eliminate dalla realizzazione della Città università nel Centro storico e nella destinazione mirata di alcune Piastre del Progetto CASE, con fitti calmierati. Un trasporto pubblico adeguato ed al servizio dell’Università è una esigenza, comunque, da perseguire con forza, chiedendo all’AMA di provvedere in tempi rapidi.

L’unico modo di passare dalla visione all’azione concreta è quello di costruire misure efficaci e normativamente percorribili. L’abbattimento della pressione tributaria sarà raggiunto attraverso una generale diminuzione della pressione fiscale previsto con l’adozione di un disegno di legge per la zona tributaria speciale. Inoltre la messa a disposizione del patrimonio immobiliare del Comune per la residenzialità studentesca, permetterà di avere una polarizzazione dei flussi studenteschi in modo da poter disegnare dei sistemi di trasporto che permettano di essere sostenibili per il Comune e capillari per le esigenze degli studenti. In una visione più ampia di prospettiva saranno implementati sistemi di trasporto dedicati anche con modalità di car sharing e car pooling con piattaforme dedicate. Infine il Comune potrà, attraverso i suoi poteri pianificatori, garantire che la collocazione dei poli, in accordo con l’Università, sia razionale e possegga tutte le funzionalità necessarie (mense, servizi aggregati etc.).

3) Negli ultimi anni il confronto tra Comune e Università, anche sui temi specifici della cittadinanza studentesca, si è svolto all’oscuro degli studenti stessi. Riallacciare il rapporto con gli studenti e i giovani è fondamentale. Come pensi dovranno contribuire gli studenti alla definizione e valutazione delle politiche per la città universitaria?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Finora nel tavolo istituito tra Università e Comune non è stata prevista una rappresentanza studentesca, che invece dovrà essere individuata affinché si possa avere un riscontro diretto delle problematiche studentesche e potervi porre rimedio. Il ruolo degli studenti universitari è stato sempre marginale nelle scelte di politica universitaria, per una visione un po’ vecchia nella gestione dell’Università in modo verticistico e per scarsa attenzione dell’Amministrazione comunale.

La capacità di ascolto determina la qualità di un’amministrazione civica. Sarà necessario riaprire le sedi istituzionali del confronto con la componente studentesca. Ciò passa per due elementi fondamentali, la consulta giovanile che dovrà avere un ruolo più centrale nelle future scelte e la riapertura di tavoli stabili con i soggetti rappresentativi delle categorie coinvolte, sia quelli istituzionali, quali il consiglio studentesco, che le associazioni universitarie. Questo dibattito non dovrà essere limitato nel recinto della tematica “università”, ma dovrà essere un dibattito integrato su tutti i temi che impattano la vita degli universitari; quella degli studenti è una delle categorie che compone il quadro sociale della città.

4) Si sente parlare spesso di progetti case da destinare agli studenti o di nuovi e futuri campus universitari; ad oggi però l’unica certezza di residenza universitaria pubblica, la residenza campomizzi, è ancora senza un rinnovato comodato d’uso che ne garantisca la destinazione universitaria. Come candidato sindaco, come immagini la residenzialità pubblica e privata per gli studenti universitari all’Aquila?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
E’ indispensabile individuare tra Comune, Università, Regione e studenti, il miglior luogo per la realizzazione del campus pubblico, partendo come base da parte del patrimonio del Progetto CASE, garantendo per il momento la stabilità dell’attuale Residenza Campomizzi. Per quanto riguarda l’offerta privata si provvederà ad attualizzare il contratto concordato d’affitto al fine di rimodulare la tassazione in modo equo ed evitare rincari sul prezzo d’affitto. Il problema della residenzialità è centrale per frenare la fuga degli studenti universitari, che giustamente pretendono alloggi sicuri ed economici. A L’Aquila, è bene ribadirlo, le case private ed anche le strutture pubbliche sono certamente sicure, dopo gli interventi di adeguamento sismico che hanno riguardato tutto il patrimonio edilizio. Dare una certezza abitativa agli studenti è il primo passo per l’accoglienza alla popolazione universitaria. In collaborazione con l’A.D.S.U. e l’Università saranno individuate le modalità per la gestione di parte del patrimonio comunale dedicato alla residenzialità degli studenti universitari. Sarà utilizzato in particolare il progetto C.A.S.E., quelle piastre in prossimità dei poli didattici, che comunque garantiscano un’integrazione degli studenti con la vita cittadina. Ma una casa non vuol dire solo un tetto, ma anche servizi, i progetti C.A.S.E. individuati saranno, come nell’originaria progettazione, dotati di servizi tali da rendere quelle aree dei veri e propri campus studenteschi. Tale soluzione sarà adottata nel più breve tempo possibile ferma restando la necessità di garantire i posti per la residenzialità studentesca in ogni anno accademico. La residenzialità dovrà altresì essere assicurata da un pluralismo di tipologie: A.D.S.U., o modelli sulla scorta dei collegi del tipo S. Anna e Normale di Pisa, Scolopi di Firenze e Pavia, senza escludere l’offerta privata qualificata.

5) Per gli studenti e i giovani in generale la possibilità di muoversi sull’intero territorio comunale è fondamentale e le criticità nel vivere senza automobile all’Aquila sono molto alte. Gli studenti sono “grandi consumatori” del servizio pubblico di mobilità. Potresti tratteggiare le tue idee sul futuro della mobilità cittadina?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Il sistema di mobilità cittadino dovrà adeguarsi alla nuova rimodulazione che ha subìto, provvedendo ad istituire un dialogo con le aziende di trasporti che porti a risultati vantaggiosi per gli studenti. A tal fine è già in atto una battaglia per la fusione tra Ama e Tua che consentirebbe “un rapporto qualità-prezzo” riducendo le spese e aumentando l’efficienza. La mobilità cittadina è molto problematica, anche in conseguenza della realizzazione del Progetto CASE che ha comportato l’ampliamento dell’area da servire e l’aumento consistente dei Km da percorrere. Ma questo non può essere più un alibi per ridefinire una rete di linee e di corse sufficienti a servire tutta l’utenza distribuita su un ampio territorio ed a corrispondere alle esigenze degli studenti universitari in tutta la giornata. L’enorme estensione del territorio cittadino, in contrasto con la bassa densità di urbanizzazione, rappresenta la maggiore criticità per la mobilità pubblica. Sarà quindi necessario creare un sistema di mobilità basato su grandi direttrici di mobilità continua sui poli universitari e potenziando il servizio di collegamento tra le principali aree residenziali e il centro storico. Con i risparmi derivanti da una forte razionalizzazione del servizio sarà possibile potenziare il servizio di mobilità notturna.

6) In passato il centro storico era il fulcro, giorno e notte, della vita degli universitari. Come immagini il rapporto futuro tra il centro storico e la vita degli universitari?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Il centro storico, sicuro e completamente ricostruito, dovrà essere pensato a misura di cittadino nelle ore diurne e notturne offrendo luoghi di svago e aggregazione culturale ed utilizzando il patrimonio pubblico comunale ad integrazione dei servizi universitari. Il centro storico cittadino, tra i più belli d’Italia, era il salotto degli Aquilani e degli studenti universitari prima del sisma: può tornare ad esserlo ora, dopo la ricostruzione di importanti palazzi e la realizzazione dell’opera dei sottoservizi, con la ripresa delle attività commerciali e la riapertura di diversi Uffci pubblici. Bisogna rivitalizzare il Centro storico anche con attività culturali e ricreative che consentano agli studenti di tornare ad animarlo. Il centro storico tornerà ad essere vivo soprattutto grazie al rientro dei poli didattici universitari, l’esempio lampante di questa facile previsione è il polo di lettere all’ex ospedale S. Salvatore. Noi immaginiamo un centro storico che unisca ai poli direzionali dei poli culturali quali biblioteche e luoghi di aggregazioni aperti anche fuori dagli orari ordinari e, quindi, realmente a disposizione dei giovani. La bellezza del centro storico avrà la sua vera esaltazione se si riuscirà a coniugare il valore architettonico e la giusta innovazione tecnologica anche attraverso la creazione di gallerie all’avanguardia per l’aggregazione sociale, in particolare giovanile. Sarà, inoltre, a disposizione di associazioni, non escluse quelle studentesche, il patrimonio pubblico del centro storico che non sarà dedicato agli uffici comunali.

7) In città si sta vivendo un clima di forte incertezza riguardo la sicurezza degli edifici pubblici, anche per oggettivi ritardi delle amministrazioni, e delle abitazioni private. Per evitare una fuga dalla città degli studenti, quali azioni intende intraprendere?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Il lavoro del Comune sarà quello di censire il patrimonio immobiliare cittadino cosicché ogni studente possa avere la certezza di risiedere in un’abitazione sicura. Per la ricostruzione pubblica verranno chieste procedure semplificate e poter quindi iniziare i lavori di ogni edificio entro 5 anni. Come detto al punto 4, la sicurezza di case private ed edifici pubblici è un punto acquisito qui a L’Aquila, dopo i massicci interventi di adeguamento sismico o di ricostruzione, che hanno riguardato tutto il patrimonio edilizio. Certamente, l’edilizia scolastica comunale e provinciale, che stenta a realizzarsi nonostante i fondi consistenti disponibili, dovrà essere una priorità della nuova Amministrazione comunale. Il terremoto è qualcosa con cui abbiamo imparato che bisogna convivere, perché la vita in questa città non sia una rincorsa a continue paure dobbiamo avere la sicurezza dei luoghi in cui abitiamo, lavoriamo, in definitiva viviamo. L’Aquila si presenta, grazie alla ricostruzione, una delle città più sicure d’Italia, ma perché tutti ne siamo consapevoli bisogna che sia creato il fascicolo del fabbricato, che dovrà riportare il grado di sicurezza sismica, l’indice di vulnerabilità e le specifiche di ristrutturazione o costruzione dei nuovi edifici. Le nostre scuole, i nostri uffici, le nostre case dovranno essere provatamente sicure, solo così riavremo la tranquillità che nasce dalla consapevolezza e non dalla superficialità.

8) In questi ultimi anni l’offerta formativa dell’Ateneo non ha visto alcuna particolare innovazione e al tempo stesso molti corsi risultano comunque in sofferenza, con una diffusione dei numeri programmati e una contrazione degli iscritti. Se tu diventassi Sindaco dell’Aquila, come ti rapporteresti con questo contesto?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Il Comune sarà  parte attiva affinché i poli universitari e degli Enti di Ricerca, siano difesi e ulteriormente potenziati nel sistema città. Per questo avremo un ruolo attivo e primario nel confronto con l’Ateneo sull’offerta formativa e nel confronto con la Regione e con il Ministero per le risorse necessarie all’Università e alla Città dell’Aquila per poter accogliere un alto numero di studenti.

 

La riduzione degli iscritti dovuta al clima di allarmismo sulla sicurezza, col prolungarsi di un’importante attività sismica nel cratere, va contrastata con una serie di ”vantaggi”, come un’offerta formativa più ampia e moderna, una riduzione della tassazione, un miglioramento dei servizi ed un aumento della qualità della vita sul piano ambientale e culturale.

 

E’ difficile per un Sindaco entrare nel merito dell’offerta formativa di un Ateneo, risulterebbe presuntuoso e inopportuno, fatto salvo per la concertazione, prevista dalla normativa, su eventuali esigenze che possono emergere, che saranno analizzate e ragionate con le componenti sociali del territorio. Risulta però ineludibile che l’Ente Locale, nell’adempimento dei propri doveri deve tenere presente gli art. 3, 33 e 34 della Costituzione. In tal senso è dovere di ogni rappresentante politico creare tutte le condizioni necessarie perché i giovani possano accedere allo studio universitario senza che nessun elemento ne discrimini l’accesso libero ancorché privi di mezzi. E’ inoltre necessario promuovere attività di ricerca e specializzazione verso corsi universitari che affrontino i temi sperimentali aperti con la ricostruzione, da quelli edilizi strutturali a quelli sociali ed economici.

9) Aldilà della presenza degli studenti universitari in città, in che senso pensi che l’Università possa essere un valore aggiunto per la Città dell’Aquila?

Pierpaolo Pietrucci Lelio De Santis Americo Di Benedetto
Gli studenti non sono l’unica risorsa che l’Università può offrire alla città, ma anche ricercatori e docenti sono fondamentali per il contributo in ambito di innovazione tecnologica basato sulla ricerca, offrendo anche spunti seminariali di livello Internazionale​. L’Università può tornare ad essere la più importante Azienda della città, capace di produrre lavoro e crescita economica, attrattività turistica e potenziamento del livello scientifico e culturale se le Istituzioni tutte sapranno rilanciarne il ruolo con investimenti mirati e con la realizzazione di attrezzature e servizi a misura di studenti universitari.

L’Università sarà un valore aggiunto per la città e per il suo comprensorio se alle parole seguiranno i fatti!

L’Università non è solo formazione, è ricerca, lavoro, un pezzo vero e proprio di società, più in generale è un elemento di arricchimento culturale e sociale di una comunità. Sarà importante poter fare emergere e mettere a sistema in tutta la cittadinanza questi elementi. Inoltre le alte professionalità che escono dall’Università sono la miglior risorsa che un territorio possa esprimere per il tessuto economico e industriale di una città. Il fermento intellettuale e di innovazione che può venire da un Ateneo, in particolare uno “ricco” come quello dell’Aquila, deve trovare il massimo dell’accoglienza sia in termini di risorse che in termini di infrastrutture a disposizione dei giovani professionisti, imprenditori, lavoratori.

 

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