E' morto Bruno Trentin

Pubblicato il 24 Agosto 2007 | Autore: | Categoria: Comunicati Stampa, Primo Piano

Partigiano, Azionista, Comunista, Socialista.

E’ stato probabilmente il piu’ importante sindacalista italiano dopo Di Vittorio

Segretario della FIOM dal 1962 al 1977, i 15 anni attraversati dalle piu’ grandi lotte sociali e da straordinarie conquiste per il movimento operaio e sindacale. La punta dell’iceberg è certamente lo Statuto dei diritti dei lavoratori (1970), rivendicazione che fu già di Di Vittorio.
E’ stato protagonista e segretario generale della Federazione Lavoratori Metalmeccanici, la federazione unitaria FIOM FIM UILM nata nel 72, ad oggi la piu’ grande esperienza di sindacalismo unitario dopo la scissione della CGIL (da cui nacque la Cisl e via via le altre).

E’ stato segretario generale della CGIL dal 88 al 92, a seguito della breve segreteria di Pizzinato e a seguito degli anni della grande divisione sindacale seguita agli accordi di s.valentino (e politica a sinistra tra pci e psi), anni che lasciano il Paese nella disastrosa situazione finanziaria.

E’ protagonista, tra alterne vicende, degli accordi del 92 e del 93 con i quali si ridisegna, proprio come conseguenza degli scontri degli anni 80, il sistema di relazioni industriali e i modelli contrattuali e di rappresentanza sociale in italia.

E’ il protagonista del superamento della Cgil delle componenti. Traccia le linee per il Sindacato dei Diritti nel 1988, scioglie la componente comunista nel 90 e nel 91, al congresso, si scioglie anche la componente socialista guidata da Del Turco. Cambia lo statuto della CGIL che diventa un sindacato di programma. Nasce il sindacato dei diritti, quello di cui assume la guida, nel 94, Cofferati.

Oggi l’Unità titola l’articolo di Ugolini con “Lavoro, autonomia, libertà”, Trentin è stato un cultore dell’autonomia sia della Cgil che dei lavoratori, come corpo sociale collettivo e come individui.
Trentin è stato un cultore del Sapere e della conoscenza come diritto di cittadinanza, perchè strumento fenomenale per garantire autonomia e libertà, autonomia dal bisogno (sociale), ma anche autonomia come autodeterminazione delle persone, come libertà di scelta, che è pienamente consapevole solo grazie al sapere e alle conoscenze.

L’Unione degli Universitari dell’Aquila gli rende omaggio

un commento
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  1. Come si dice in questi casi,la sua morte lascia un vuoto.
    Ma la sua vita lascia tutti noi, collettivamente e individualmente, più ricchi.
    Grazie Trentin, per aver donato la tua straordinaria intelligenza e passione civile al servizio dei diritti di tutti.

    lucaq